Capita che, il tempo e la bellezza…

venerdì 17 aprile 2020
13:18

Capita che alcune Donne, così come alcuni uomini, non rientrino negli attuali canoni di bellezza, anche se, grazie forse all’intelletto possono avere entrambi un grande fascino e quindi anche un buon seguito.
Chi invece ha avuto la fortuna di rientrare in quei canoni, in alcuni casi, può effettivamente per un determinato tempo esserne avvantaggiato ma poi, per raggiungere altri risultati, occorrono necessariamente altri valori.
Ritengo che il miglior modo per affrontare al meglio qualsiasi situazione sia l’atteggiamento che si possiede, più è sicuro, meglio ci si trova ma il trittico vincente direi che sia: testa, misura ed entusiasmo dove l’applicazione e l’esperienza fanno la differenza.
Purtroppo, per un motivo o l’altro, per alcuni casi disperati che haime’, “mancano”, salvo prova contraria, non ci sono speranze. Fortunatamente si tratta solo una piccola percentuale.

In quella che invece io definisco “normalità”, se le donne, in particolar modo, non si arrendessero alla quotidianità, alla routine, alla piattezza, alla sciatteria, alla “casalingheria” alla Nutella, al frigorifero nonché alla “noia fisica”, tutte loro, sarebbero con un poco più di attenzioni nei propri confronti e anche da parte degli uomini, ovviamente quasi sempre attenti a guardare oltre il loro giardino, sarebbero più belle anzi, bellissime come neppure loro riescono ad immaginare!
Tempo fa una trasmissione mostrava come il make up associato a bravissimi estetisti, parrucchieri e manicure, potessero trasformare le persone: “il brutto anatroccolo”, dove, almeno per l’aspetto esteriore, facevavo veri e propri miracoli!

Non a caso lavorare in ufficio, a contatto di altre persone aiuta a prendersi maggiormente cura di se stessi…e anche in alcuni casi, evitare che l’insensibilità e la mancanza di empatia, possano attecchire su persone che normalmente non tengono particolarmente al proprio aspetto.
Sono straconvinto comunque che un “brutto” con tanto potere sarà decisamente più interessante e appetibile di un “bello” povero in canna.

Il culto della bellezza fisica, se vissuta con etica e amore credo possa essere come una medicina, altresì come un abuso della ricerca della bellezza sia sempre, a mio parere, un estremismo che può rivelare profonde ferite nell’anima.
Riguardo a questo posso dire di essere contro la chirurgia plastica “estrema”.
Ritengo che possano essere ritoccate alcune parti del corpo con misure sproporzionate o con asimmetrie marcate.
Un naso con una gobba prominente, se incide negativamente sull’autostima, così come potrebbe farlo un seno troppo piccolo o troppo grande, può essere rimesso in regola dalla chirurgia plastica correttiva…come invece ritengo sia assolutamente sbagliato e fuori etica voler cambiare i propri connotati al punto di trasformarsi in un mostruosa copia di se o di qualcun’altro!
Nel tempo i danni causati dagli eccessi chirurgici sono sempre visibili e spesso imbarazzanti.
Direi che talune volte sembra che il lifting sia così radicato che il sorridere comporti in automatico un’alzata di braccia!
Dovrebbero essere i chirurghi stessi a fermarsi prima….ovunque nel mondo, senza mettere in considerazione il fatto che, non è raro che vengano inserite nel corpo protesi low cost di pessima qualità che rompendosi, inquinano letteralmente il corpo che le ospita facendolo ammalare seriamente….

Anche la bellezza, anche un bel corpo dopo una certa età richiede un’attento e serio impegno, sia che si tratti di palestra, di bici o di corsa….
La serenità della mente la si può trovare praticando attività fisica per due motivi principali…bellezza e salute.
Se c’è la salute, è bene sapere che oltre al giusto movimento va ricordato che l’alimentazione è altrettanto importante, probabilmente di più.
Non c’è motivo quindi per cui ci si debba arrendere necessariamente al tempo senza combattere visto che comunque inesorabile, lui passa.
Nessuno ci può vietare però di tentare di cambiare il paradigma cioè:
“non attendere necessariamente che il tempo passi ma accompagnare il tempo stesso a svolgersi in relazione al come possiamo gestirlo”.
Quindi non come se il tempo fosse un nemico ma un alleato con cui convivere serenamente.
Forse, questo è il motivo per cui per alcune persone pare che il tempo si fermi o meglio, si dipani?!
Ci sono persone che pur avendo un’età anagrafica di un tipo dimostrano un’età biologica decisamente differente; più vecchie o più giovani del “reale”, come se il tempo passasse per tutti in modo soggettivo e che quindi un’ora per uno, pur essendo composta dagli stessi minuti, passasse in modo diverso per un altro; in termini universali le leggi che dominano il tempo sembrerebbero assolutamente relative!

Ci sono giovani che sembrano già vecchi e vecchi che sembrano giovani, nell’aspetto e nello spirito.

Forse, é anche vero che vivendo in un mondo che invecchia, automaticamente si tenda ad invecchiare…forse se si vivesse in un mondo che tende alla giovinezza smetteremmo di invecchiare?

Finché non si esperimenta un nuovo modo di vivere sarà indubbiamente veritiero che ciò che accade normalmente sia la sola “verità” plausibile.

Se ci si sofferma a pensare, il tempo ha un senso solo nel momento in cui ci si accorge che passa, infatti in alcune occasioni non ci si accorge del suo trascorrere, si dice che il tempo vola quando ci si diverte in modo intenso…ma se invece fosse esattamente il contrario?
Se appunto invece si fermasse
a prescindere dal ciclo del giorno e della notte?
Il tempo, in termini assoluti, esiste solo se esiste movimento e la sua misura é una convenzione!

-Il secondo “s”, è il tempo occorrente al Cesio 133 per compiere 9192631770 vibrazioni-

In principio era “il nulla, quindi nessuna distanza e di conseguenza nessun tempo.
Poi ci fu un inizio di qualcosa che prima non esisteteva, ci fu quindi un’espansione e il conseguente “tempo” per attuarla.
Per andare da A a B ci si deve spostare, in base alla velocità di spostamento arriveremo a destinazione; più veloci andremo meno tempo ci vorrà per essere dove vogliamo essere.
Nel momento in cui ci si potesse spostare alla velocità del…pensiero, il punto B sarà istantaneamente raggiunto! Quindi il tempo sarà pari a…zero!!!
Il tempo è solo un modo per darci una misura del modo in cui possiamo raggiungere un obiettivo.
Se non invecchiassimo, il tempo su noi stessi non avrebbe motivo di esistere (se non per motivi pratici).
E se il tempo fosse solo una bugia?

Cercare di mantenere vivo il fascino e tutti quei vantaggi legati alla giovinezza senza cadere nel patetico, (definizione assolutamente soggettiva) é assolutamente legittimo, è una marcia in più per vivere meglio, un modo, se non per allungare, ma almeno inspessire il significato di presenza su questo piano di esistenza.
Il fascino, le armi della seduzione; un décolleté, un’abbronzatura, un collo, delle orecchie, degli occhi, le mani, le unghie, i piedi, le caviglie, un sedere, dei fianchi, una bocca, i denti, un naso delle ginocchia, l’inguine, la pelle, il pube, gli sguardi, le semovenze, capacità oratorie ( ben diverse dall’impartire ordini, lamentarsi o relazionare un fatto), tutte gioie per gli occhi e appagamento dei sensi.

Vivere nel rimpianto di non essersi presi cura di se stessi, davanti alle manciate di bellezza acerba che sfila tra le strade ed ogni anfratto del nostro pazzo mondo, può far male, soprattutto se genera invidia o insoddisfazione…che vita facciamo, quale vita vorremmo vivere? Chiediamocelo prima di renderci conto che potremmo non riuscire più a cambiare.

I difetti fisici come le smagliature un seno svuotato, la pelle cadente, la pelle a buccia di arancia, le unghie mal messe….potrebbero a lungo andare essere un handicap insostenibile, potrebbe essere d’aiuto porsi delle domande tipo: quanto mi fa star male questa cosa?
Posso farmi aiutare?
Fin dove posso arrivare per farmi aiutare?
Potrei azzardardarmi a dire che prevenire è meglio che curare….certo, “o sà pure Ciccio”, la vita non è uguale per nessuno certo è anche questo, ma le donne spesso insegnano, stupiscono, reagiscono, rinascono perché hanno tanta, tantissima forza in più di noi…lo dimostrano ogni giorno, anche se non vogliamo vedere, capire, credere…loro ci sono sempre.
(Lascio sempre una parte di popolazione a parte perché grazie ad essa si può confermare la regola!)

Ho lasciato andare liberamente i miei pensieri, forse incontreranno l’interesse di qualcuno, forse non verranno mai letti da nessuno!
Ma se, come dico sempre quando faccio i mercatini mostrando le mie creazioni, parlando delle mie filosofie, delle mie esperienze e di quel che cerco e trovo nelle parole, qualcuno inizierà a pensare in “modo
differente”; avrò raggiunto il mio scopo.


Gugliemo Maria Klëy

Di jorkele